All’interno di la regione di Valencia, a sud-ovest di la Città di Valencia, limitando con Plana de Utiel ed Hoya de Buñol, si trova “La Valle d´Ayora/Cofrentes”. La regione è essenzialmente montuosa con due valli che tagliano le montagne, aprendo la strada a bacini fluviali dei fiumi che convergono li; detta regione si trova al confine della regione di Valencia, confine con Albacete. Sono terre bagnate dai fiumi Júcar, Cabriel, Cautabán e Reconque, tra cui un certo numero di villaggi uniti dalla storia e costumi si trovano: Cofrentes, Jalance, Jarafuel, Teresa de Cofrentes, Cortes de Pallas, Zarra ed Ayora; Comuni di straordinaria bellezza naturale, valore artistico e gastronomico, che ancora conservano tradizioni di origine arabo. Questa regione, ha un rielevo aspro e solitario, da alte montagne che lo caratterizzano: La Valle d´Ayora è formata tra le Montagne Palomera e il Caroche, in questa valle scorre il fiume Cantabán fino Jalance dove si unisce un’altra valle, quello de fiume Cabriel alla sua confluenza con fiume Júcar; e tra loro valli se trovano i villaggi di Jarafuel, Teresa di Cofrentes e Zarra, e un po’ ‘più appartato Cortes de Pallás.
Storicamente la regione fu zona di confine fra arabi e cristiani, data la sua difficoltà di accesso, e costantemente cambiata di mani durante XII e XIII s., fino a quando è stato finalmente conquistata da Re Giacomo I, che ha ceduto alla Corona Castilla, sotto i cui auspici il Primo Ripopolamento si è verificato. Nel 1304, dopo le lotte di annessione di Pietro III e Giacomo II, la regione è tornata nelle Corona d’Aragona, essendo un nucleo di insorgenti Moreschi, data la sua geografia. Più
tardi, con la Esplosione dei Moreschi nel 1609 è arrivata il crollo demografico ed economico della regione, essendo da nuovo un forte nucleo della resistenza moresca (Cortes de Pallas e Jalance). Il Duca di Gandia, allora Signore di questa terra, organizo il Secondo Ripopolamento, imponendo delle dure condizioni di pagamento di tasse, in particolare quelle relative alla Partizione di la Frutta (tassa contadina). Nel XIX s., durante il regno di Ferdinando VII, la popolazione della valle e ‘estato fortemente contro continuare a soddisfare le esigenze tassative è stato di nuovo centro di rivolte contadine .
La regione è come un enorme tappeto verde circondata da montagne, le cui cime (oltre 1000 m. di altezza), coperte di pini, ginepro e corbezzolo, con base rivestita di rosmarino, ginestre, sparto e timo. Quindi è un paradiso per le attività all’aria libera, qui offrono tutti i tipi di possibilità: trekking, campeggio, pesca (pesce gatto, lucci, carpe, trote e granchi), caccia, canoa, alpinismo, speleologia, parapendio, mountain bike, ecc. In aggiunto a questo, come tutti fiumi scaricano nel fiume Júcar, fra Cofrentes e la Diga di Cortes c’è un tratto navigabile di quasi 14 km, che attraversa paesaggi di incredibile bellezza. V’è anche la regione ha di una vasta
gamma di attività culturali, si è concentrato sulla visita castelli (Ayora, Cofrentes, Chirel e Jalance), antiche chiese (Chiesa dell’Assunta e Chiesa del Rosario in Ayora, Chiesa di Santa Ana de Zarra), luoghi di interesse storico /artistico (Jalance, Cofrentes), o siti di patrimonio culturale (la Città Ibera di Castellar della Mecca -IV s. AC-). I visitatori possono anche visitare la regione in modo sotterraneo, trovando tesori di arte rupestre incorporati in diversi ripari e grotte, come Grotta Bella e la Grotta di Don Giovanni che custodia gelosamente all’interno di un tesoro di stalattiti e stalagmiti creato capricciosamente dalla natura in milioni di anni.
Gastronomicamente i principali piatti che vengono preparati sono il Gazpacho de Monte (proprio simile a Gazpacho Manchego, servito sopra pane pastore tradizionale), Olla, Potage, Morteruelo, Calducho, etc. Altri consigliati per mesi freddi, come Ajetao, Ajotonto, Trigopicao e Gachamigas sono piatti gustosi. Con loro una grande varietà di to
rte, paste e dolci, come Grullos, Aguamiel, Almendrados, etc. Importante è anche la frutta (pesca e ciliegie) e la miele, di produzione ancestrali, che ancora aleggia, è celebrata ogni anno la Fiera Nazionale di l´Apicoltura. Come festival popolari si distinguono per la loro originalità la Battaglia di l´Acqua a Jarafuel, il Giorno degli Pazzi de Jalance, il Carnevale e la Pasqua in Ayora e La Falla di Cofrentes, che ha la particolarità di essere bruciata il 1° maggio, invece del 19 marzo.
© FernandoC.
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